San Pietro è la sezione più orientale della Via Emilia ed è un luogo fortemente consigliato per una passeggiata all’insegna dello shopping nel centro della città. Da Piazza del Monte, con il Palazzo del Monte di Pietà di fronte a voi, girando a sinistra vedrete una lunga strada spesso affollata, dove le persone guardano le vetrine dei negozi e si rilassano sotto un portico sedute agli accoglienti tavolini dei bar.

Tuttavia, lungo i due lati di Via Emilia San Pietro troviamo anche alcuni edifici storici di grande interesse. Palazzo Spalletti-Trivelli (già Guicciardi), ricostruito nel XVIII secolo dall’architetto Giovan Maria Ferraroni, è ora la prestigiosa sede della banca Credito Emiliano, la cui istituzione ha portato all’interno delle sale del palazzo una collezione molto interessante di dipinti emiliani, inclusi l’“Ecce Homo” di Guido Reni, la “Sibilla Cimmeria” del Guercino e la “Deposizione” di Alessandro Tiarini. La famiglia Trivelli, produttori di pregiata seta e proprietari anche del palazzo adiacente, utilizzarono questa dimora per ospitare “VIP” e principi in visita a Reggio Emilia. Pensate che persino Napoleone dormì qui durante la sua permanenza in città! Ad aumentare ulteriormente il già elevato valore dell’edificio, durante i lavori di ricostruzione furono scoperti importanti resti archeologici della città romana, alcuni risalenti addirittura alla fondazione della città nel 175 a.C.

palazzo fontanelli

Palazzo Fontanelli-Sacrati, un ampio edificio in due blocchi, presenta un’elegante facciata del XV secolo, ma anche all’interno del cortile si cela un tesoro inaspettato: un pozzo in marmo del XVI secolo in perfetta armonia con la loggia e il portico, in un grazioso spazio adornato con piante e fiori.

La Chiesa dei Ss. Pietro e Prospero e i suoi chiostri risalgono al XII secolo, ma vennero ricostruiti da Guido della Torre alla fine del XVI secolo.

La facciata è opera di Pietro Armani (1782) e gli interni sono un pregevole esempio di barocco emiliano, ma la parte più interessante del complesso è rappresentata probabilmente dai chiostri. Il chiostro piccolo (1524-1525) è un vero capolavoro di Bartolomeo Spani, con riferimenti a Brunelleschi e un portico che presenta delle eleganti proporzioni rinascimentali, mentre il chiostro grande (1580), ad opera di Prospero Pacchioni, è un’espressione di manierismo, con statue in cotto posizionate tra le finestre della fila superiore.

Il complesso dei chiostri era in origine un monastero, ma venne poi trasformato in una proprietà militare dello Stato. Oggi questo luogo non ospita semplicemente la Sala Storica della Cavalleria, ma funge anche da meravigliosa cornice per importanti eventi artistici e spettacoli.

L’Arco del Follo, eretto nel 1805 in onore della visita di Napoleone a Reggio Emilia, è un monumento ornato da un rilievo neoclassico che incornicia l’accesso a Via del Follo.