Gli ideali dell’Umanesimo Rinascimentale si diffusero con incredibile rapidità in questa regione, insieme a una vera e propria spinta al rinnovamento.
Questo desiderio di cambiamento non si vedeva solamente nelle grandi città come Ferrara, Reggio e Parma, ma anche nelle cittadine più piccole, nobilitate dall’importanza del contributo dato dai loro cittadini e signori sia all’arte che alla politica.
Le corti del distretto di Reggio Emilia attirarono le più importanti figure dell’epoca, le quali visitarono numerose volte queste piccole capitali per via del loro fermento culturale. Guastalla, sotto la guida della famiglia Gonzaga, stava perseguendo la costruzione della “città ideale”, e Novellara veniva decorata con capolavori di Lelio Orsi. A poca distanza, gli squisiti affreschi di Niccolò dell’Abate glorificavano i successi della famiglia Boiardo a Scandiano, mentre attraverso le belle porte del Palazzo dei Principi venivano accolti alla corte importanti statisti, artisti e letterati.
Queste corti dalle dimensioni contenute ma del tutto degne di nota vantano una notevole rilevanza storica e le importanti architetture che troverete qui meritano assolutamente una visita.
Il poeta Giosuè Carducci chiamò Scandiano “terra di sapienti e di poeti”. Se si pensa all’enorme contributo che M. M. Boiardo e L. Spallanzani diedero alla letteratura e alla scienza, sappiamo per certo che aveva ragione.
Tra i signori che governarono il feudo, i Boiardo sono probabilmente i più famosi grazie al poeta rinascimentale Matteo Maria Boiardo, autore dell’intramontabile Orlando Innamorato.
All’epoca le facciate degli edifici erano decorate con pitture, tanto che il centro storico di Scandiano veniva chiamato “la scatola dipinta”.
Sebbene i dipinti siano scomparsi, alcuni edifici degni di nota restano a testimonianza del glorioso passato della città in veste di “piccola capitale”. La Rocca dei Boiardo, ad esempio, un pezzo dall’enorme valore architettonico, in passato decorata con meravigliosi affreschi del XVI secolo ad opera di Niccolò dell’Abate (oggi custoditi all’interno della Galleria Estense di Modena) e con spettacolari stucchi del XVII secolo ancora oggi ammirabili. Uscendo dalla Rocca ed arrivando in Piazza Boiardo, una bella chiesa parrocchiale con un originale campanile rinascimentale ospita la tomba di Lazzaro Spallanzani, a poca distanza dalla casa dello scienziato di cui è possibile ammirare l’elegante facciata barocca e, al suo interno, un’interessante collezione di strumenti scientifici.
Oggi Scandiano è uno dei più importanti centri economici e produttivi della Provincia, ma la sua tradizione viene ancora celebrata in occasione di una fiera antica cinque secoli: la fiera di S. Giuseppe, il 19 marzo.