Dalla preistoria alla fine dell’Impero Romano le popolazioni che abitarono quest’area lasciarono importanti tracce del loro stile di vita, sorprendendo con le loro conoscenze nell’artigianato e il loro bagaglio culturale e dimostrando, dopotutto, di non essere poi così tanto diversi da noi!
I primi segni di insediamento umano stabile in quest’area risalgono all’Età del bronzo, quando le persone vivevano in insediamenti tipici chiamati Terramare, villaggi fortificati circondati da terrapieni e da un fossato. Più tardi, persino la civiltà etrusca scelse il territorio di Reggio Emilia come propria casa, al fianco di diversi gruppi etnici come i Celti, i Galli Boi e i Liguri. Tutte queste popolazioni hanno lasciato molte testimonianze (ornamenti, utensili…), oggi conservate all’interno dei Musei Civici di Reggio.
Stando alla tradizione, nel 193 a.C. gli antichi romani cominciarono la colonizzazione del territorio di Reggio Emilia porzionando la terra tramite “centuriazione”, uno schema di suddivisione regolare e caratteristico ancora visibile oggi e che, nelle epoche successive, divenne d’uso comune per la suddivisione del terreno agricolo.
Regium Lepidi (l’antico nome romano di Reggio Emilia) divenne parte della rete stradale strategica della Via Emilia e le sue strade interne seguivano la tipica disposizione romana delle strade a scacchiera, visibile ancora oggi nel centro storico a fianco di molti ritrovamenti archeologici di epoca romana scoperti in epoca moderna durante lavori di restauro o costruzione. Brescello (“Brixellum”) è un’altra importante cittadina di origini romane presente nel territorio reggiano: essa era un’importante città fluviale romana e scavi archeologici hanno portato alla luce un rarissimo tesoro costituito da opere in oro, monete bizantine e gioielli barbari.